Perché il condizionatore portatile non raffredda?

Capita spesso che i condizionatori portatili presentino dei problemi di funzionamento. Infatti, non raffreddano a causa di problematiche relative alla produzione di aria non sufficientemente fredda o alle ventole che non girano in modo corretto. Ma esistono anche altre cause che possono generare un problema al condizionatore portatile. Vediamo, quindi, di analizzare quali sono quelle più comuni.

il condizionatore portatile non raffredda

Cause più comuni del malfunzionamento del condizionatore portatile

La mancanza di gas refrigerante

Tra le cause più comuni che provocano problematiche di raffrescamento dei condizionatori c’è il livello non sufficiente di gas rispetto ai parametri standard previsti dal produttore. Questo problema genera di cali di performance dal condizionatore. Considerando che tali sistemi sono progettati affinché non si verifichino perdite di gas nel corso degli anni, il calo di questo componente potrebbe essere causato da errori di installazione e, in percentuale minore, anche da rotture dello scambiatore o delle tubazioni.

Quando il livello di gas sia abbassa, quindi, bisogna necessariamente effettuare una ricerca di gas. Per farlo, bisogna rivolgersi a un tecnico specializzato che utilizzerà esclusivamente il prodotto indicato dalla casa produttrice. Oltre al rabbocco di gas, però, è importante individuare la fonte della perdita che va riparata, così da non imbattersi nuovamente in cali di prestazioni di raffrescamento da parte del proprio impianto.

La riduzione della ventilazione

Il calo della ventilazione di un condizionatore può essere dovuto alla presenza di polvere e muffe che si accumulano negli anni. Quando il sistema soffia meno aria fredda, la capacità di raffrescamento cala. Occorre, dunque, verificare lo stato dei filtri dell’aria o della ventola interna. Nel primo caso, potremmo trovarci di fronte a filtri intasati, a causa dell’eccessivo accumulo di polvere che riduce il passaggio di aria. Quest’ultima non riesce a uscire dall’impianto, così che l’ambiente non venga raffreddato a dovere.

Questo tipo di problematica è molto diffusa, soprattutto all’interno di uffici e locali commerciali dove l’uso più frequente dei condizionatori non viene associato a una corretta e regolare manutenzione. Per quanto riguarda, invece, i guasti alla ventola bisogna affidarsi all’assistenza di un tecnico specializzato. Solitamente, questo componente si intasa a causa dell’eccessiva polvere o dalla formazione di muffe interne che, nel corso degli anni, riempiono la ventola e ne compromettono il regolare funzionamento.

Controllare le impostazioni del telecomando

Può sembrare banale, ma avvolte la causa del cattivo funzionamento del proprio condizionatore portatile può dipendere anche dalle impostazioni errate del telecomando. Infatti, soprattutto quando si utilizza questo dispositivo per riscaldare l’ambiente durante i mesi invernali, può capitare che alla prima accensione in estate si dimentichi di impostare la funzione di raffrescamento dal telecomando. Molte volte si lascia il sistema con i settaggi invernali. Correggere le impostazioni è semplice, basta passare alla modalità di raffrescamento, verificando se il condizionatore funziona o meno.

Le problematiche elettriche ed elettroniche

Quando il condizionatore portatile non funziona, le cause sono ricercabili anche in guasti alla scheda elettronica o in problemi che riguardano i componenti elettrici. Se si hanno delle competenze in questo campo si può procedere nel controllo dei cablaggi (staccando il dispositivo dalla corrente elettrica). Tramite un tester, sarà possibile verificare la presenza di eventuali guasti dei componenti del condizionatore. Altro elemento da controllare è il condensatore, che potrebbe essere la causa di un cattivo funzionamento del dispositivo.

La temperatura esterna o interna eccessiva

Sebbene possa sembrare alquanto strano, ogni sistema di climatizzazione, compresi quelli portatili, hanno delle limitazioni tecniche di funzionamento. Nella quasi totalità dei casi, il limite di temperatura di funzionamento di tali sistemi non va oltre i 40°C. In altri, però, questa caratteristica è differente. Infatti, consultando la scheda tecnica del proprio condizionatore si potrebbe notare l’indicazione del limite ancora più basso. Questo comporta un cattivo funzionamento in ambienti molto caldi, come una mansarda e l’ambiente potrebbe non essere raffrescato in maniera adeguata.

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